Verde, aria pulita e circolarità per la nuova Manifattura Tabacchi di Firenze
L’ex fabbrica dei sigari di Firenze, dismessa nel 2001, è oggi in via di trasformazione. In uno dei primi spazi riqualificati ha sede La Fabbrica dell’Aria di Stefano Mancuso. L’ulteriore restyling del futuro polo artigianale punterà su una profonda rigenerazione del contesto. All’insegna della salubrità.
“Factory – Manifattura Tabacchi” è un progetto di riqualificazione di edifici per un totale di 100mila metri quadrati: il cantiere avrà massima attenzione alla qualità dei nuovi spazi. Verde, qualità dell’aria e riuso circolare dei materiali saranno elementi cardine dell’intervento. L’iniziativa si realizza grazie alla joint venture tra il Gruppo Cassa depositi e prestiti, attraverso la sua controllata Cdp Immobiliare, e il Gruppo Aermont, che si occupa di investimenti immobiliari e attività correlate.
QUALI SONO GLI ACCORGIMENTI GREEN DEL PROGETTO
Il progetto è stato realizzato con una forte attenzione per l’ambiente e per una serie di accorgimenti green. Non solo perché si è deciso di rispettare i protocolli BIM e LEED, che impongono la sostenibilità ambientale. Dal punto di vista architettonico si cercherà di preservare tutto il possibile, data la storicità della struttura: ad occuparsi del restauro sarà l’impresa specializzata Genesio Setten. Per ridurre gli sprechi è stato creato un metodo di catalogazione, attraverso un sistema QR code, dei materiali recuperati dall’ex fabbrica così da poterne tracciare la storia e mantenerne l’identità. Inoltre è prevista una riduzione sistematica dell’impatto, l’utilizzo di nuove tecnologie e il passaggio a forme alternative di trasporto.
QUALITA’ DELL’ARIA, VERDE E CIRCOLARITA’ AL PRIMO POSTO
Per migliorare la qualità dell’aria e far in modo che il verde riprenda i propri spazi verranno piantati 10mila alberi all’interno del complesso. Inoltre, all’interno di Manifattura Tabacchi, è presente la “Fabbrica dell’aria”, progettata da Stefano Mancuso, scienziato e professore all’Università di Firenze, e PNAT, un collettivo di designer, architetti e biologi. Una fabbrica creata per produrre aria pura al 98% con l’aiuto delle piante ed è il primo prototipo di una soluzione innovativa per ridurre l’inquinamento indoor. Questo progetto ha come partner Artemide, che progetta lampade estremamente innovative e ha ideato una luce attenta allo sviluppo delle piante, e Cosentino, che ha fornito le lastre in Dekton usate per la pavimentazione. Il Dekton è una miscela di materie prime che utilizza un processo tecnologico esclusivo che consiste nell’accelerazione delle modifiche metamorfiche della pietra naturale, in condizioni di alta pressione ed elevata temperatura.
Per tutti gli usi non potabili, l’acqua sarà raccolta attraverso un sistema di recupero della pioggia e dei pozzi. Gli spazi saranno valorizzati attraverso la ricerca della luce mentre una serie di materiali che fanno parte della storia del complesso saranno reimpiegati nel nuovo edificio.
TEMPI E OBIETTIVI DEL NUOVO POLO GREEN
Il cantiere della Factory, che coinvolge 3 edifici, vale 30 milioni e il termine dei lavori è previsto per settembre 2022. L’operazione ha l’ambizione di lanciare un polo per spazi commerciali, di formazione e di lavoro, officine creative, atelier e laboratori, coworking, concept space, loft residenziali, bar e ristoranti, laboratori, convertendosi in un centro di aggregazione alternativo, aperto, connesso e sostenibile. Un progetto che rappresenterà una piattaforma di crescita sia per la città che per il territorio circostante e trasformandosi così in una fabbrica della creatività sostenibile.