Medico VS Architetto: la casa del futuro, luogo di prevenzione per la salute e il benessere
Un concentrato di tecnologie a servizio di una popolazione che invecchia e che dovrà trovare nelle proprie dimore le risposte a molti più bisogni rispetto a quelli soddisfatti oggi da un edificio residenziale.
Si è concluso con un confronto tutto incentrato sull’immaginazione del domani l’ultimo incontro, fra quelli realizzati da Home, Health & Hi-Tech per Klimahouse Digital Edition 2021.Protagonisti dell’incontro, moderato da Maria Chiara Voci, sono stati Fabio Millevoi, direttore di Ance Friuli Venezia Giulia e fondatore dell’Associazione Futuristi Italiani e Roberto Pescatori, cardiologo e vicepresidente della Sit, la Società Italiana di Telemedicina.«Più che domandarci come sarà la casa del futuro – ha spiegato Millevoi – occorre rispondere alla domanda circa la funzione di questa casa. In accordo con la programmazione Ue e insieme alla scuola e agli edifici deputati alla salute, gli immobili residenziali saranno una delle infrastrutture indispensabili per la società occidentale. L’emergenza sanitaria in corso non ha fatto altro che rendere evidente un cambiamento che era già in atto».
Se la casa deve dunque evolvere nello scenario di molteplici attività (luogo di abitazione, di lavoro, di cura e di svago) occorre non dimenticare che è sulla prevenzione rispetto ai bisogni che si costruisce una società sana ed efficiente. «Esistono due dimensioni diverse per chi lavora sul tema della salute della popolazione – ha chiosato Roberto Pescatori -. Da una parte c’è la cura, la medicina che serve a far guarire da una patologia che si è contratta. Dall’altra c’è la dimensione della prevenzione. Ed è su questa che occorre lavorare anche e non solo rielaborando l’offerta edilizia».
Se il modello abitativo deve evolvere, è necessaria però una grande alleanza. Fra mondi e professioni diverse. Biologi, neuroscenziati e medici devono imparare a operare al fianco di progettisti e imprese per dare vita a luoghi salubri e adeguati a rispondere ai bisogni dell’uomo. Una forma di collaborazione non ancora realtà che è il tema fondante proprio del progetto HHH.
Evento condotto in studio da Maria Chiara Voci