HHH sarà in onda, dal 27 al 29 gennaio, sui canali streaming di Klimahouse Digital con un proprio format sul tema dell’abitare sano
Salubrità e salute. Ma anche comfort e benessere. Qualità del progetto, della realizzazione, del collaudo e della manutenzione. Tecnologia e innovazione. Ne parleremo a Klimahouse a Bolzano, dal 27 al 29 gennaio.
Non solo un servizio di informazione continuo. Un approfondimento istantaneo, rapido ed esaustivo attraverso un format nuovo, tra cui un telegiornale della salute e del benessere in casa, con dati, rassegna di notizie e informazioni dal mondo della progettazione, dell’innovazione e della ricerca che sarà trasmesso dalla prima edizione digitale di Klimahouse, dal 27 al 29 gennaio 2021.
Come può la buona architettura nella configurazione degli spazi, unita alla tecnologia e alla biofilia – la ricreazione delle caratteristiche di un ambiente naturale anche in un luogo artificiale –, influire sul comfort e sulla salute delle persone? Come possiamo condurre una vita più salubre in casa e in tutti gli edifici che fanno parte della vita quotidiana della società contemporanea, dall’ufficio alla scuola, dalle strutture ricettive a quelle di ricreazione e per il tempo libero? Di questo e di temi più specifici legati all’abitare parleremo in servizi video che saranno parte del programma della Fiera: due ore al giorno per tre giorni con quattro momenti di formazione, informazione e coinvolgimento del pubblico. Con una diretta di suddivisa in diversi momenti analizzeremo la qualità dell’ambiente indoor – con un duplice focus su aria ed acqua e su luce e rumore – e l’interazione fra il costruito e il benessere percepito e reale degli abitanti.
Dopo la fase iniziale di trasmissione di dati e notizie con il telegiornale e la data room, le visite guidate di “A casa di…” per scoprire in collegamento live cosa significhi vivere sano, entrando virtualmente in strutture ed edifici con il racconto degli architetti o dei committenti. Poi, la “Health Academy” – che lanceremo proprio nella sede di Bolzano – con lezioni rivolte agli operatori del settore. Infine, “Medico vs Architetto”, un confronto diretto a tre voci, in cui metteremo in dialogo diretto due esperti rappresentanti dei settori medico ed edile. Così da ampliare la prospettiva del panorama tecnico attuale, ma anche da suggerire nuove soluzioni per annosi problemi grazie all’unione dei diversi punti di vista. Da trasmettere un messaggio che è sempre e solo quello positivo della speranza e della voglia di concorrere alla costruzione di un futuro che sia davvero sostenibile e sano per il mondo delle costruzioni e per una nuova cultura dell’abitare.
Abbiamo scelto il capoluogo altoatesino, oggi, come luogo di sviluppo di questo obiettivo e, un anno fa, come sede di partenza dell’intera avventura: era il 25 gennaio quando abbiamo realizzato il primo convengo interprofessionale per parlare di salubrità indoor negli edifici. In sala, una platea di medici e di professionisti del mondo delle costruzioni, per un confronto che non era mai avvenuto in maniera così trasversale su un tema che, tuttavia, è di enorme rilievo. Quanti conoscono i rischi nascosti per la salute e il benessere psicofisico che derivano dal vivere in un ambiente malsano? L’Oms lo dice da tempo: ma in quanti sono consapevoli che proprio fra le mura della nostra casa – di quello che vediamo come un rifugio sicuro – si respira, in realtà, un’aria peggiore di quella che troviamo oltre le mura, anche quando siamo circondati dal traffico cittadino? Non dovrebbero essere proprio i medici e gli infermieri i primi a conoscere questo problema?
A gennaio, ci ponevamo questi interrogativi quando ancora il “problema Covid-19” non esisteva, se non come notizia lontana, che riguardava la Cina e l’Oriente, letta o ascoltata in modo distratto fra le informazioni dall’estero che, peraltro, sono anche poco presenti sui nostri media. Vivere da vicino il confronto con la pandemia ha cambiato, di molto, lo scenario. Oggi tutta l’attenzione è puntata su ciò che respiriamo e alla sanificazione degli ambienti confinati.
Il nostro progetto è diventato ancora più di attualità: tuttavia, il rischio che, nella bulimia di domanda di informazione, si finisca per disinformare è più che mai reale. Per questo, così come è già accaduto in occasione del doppio ciclo di webinar che abbiamo realizzato da maggio a novembre in partnership con la Fiera, noi di Home, Health & Hi-Tech ci impegneremo per alzare la qualità dell’informazione pur mantenendo un linguaggio semplice.
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